giovedì 25 giugno 2009

Gianluca Freda e Neda

Ahmadinejad e la teocrazia iraniana piacciono a molti, da questa parte del mondo. Piacciono soprattutto agli amici del neonazismo arabo, corrente ideologica molto gradita negli ambienti antisemiti.

Non c'è da stupirsi, quindi, se più di qualcuno si sforza nel tentativo di difendere a spada tratta il regime che aspira a cancellare Israele dalle carte geografiche, specialmente quando quel regime finisce su tutte le cronache e le televisioni mostrando il vero volto che avrebbe la nostra civiltà se il neonazismo dovesse trionfare: oppressione, terrore, morte.

E allora è necessario, per certa gente, sputare sul volto di chi ha sacrificato la propria vita in nome di quella libertà. E' necessario negare quel sacrificio, proprio come alcuni negano l'Olocausto.

La foto in apertura è quella di Gianluca Freda autore del blog Blogghete, ripreso probabilmente in uno dei suoi momenti migliori.

Dunque, secondo questo blogger, le immagini di Neda, la giovane dimostrante uccisa dalle truppe antisommossa iraniane, sarebbero un falso (link):

La prima cosa che ho pensato, naturalmente, è che si trattasse della milionesima bufala fabbricata dalla propaganda dei servizi segreti. L’odore di messinscena mediatica era fortissimo e non poteva essere ignorato.

Lui se n'è accorto subito, capite? Mentre voi avevate un fremito di orrore nel vedere una ragazza morire nel proprio sangue, lui ha subito capito che era una bufala dei servizi segreti. Come non credergli? Basta guardarlo in faccia per capire che è dotato di un'intelligenza superiore, capace di arrivare lì dove nessuno riuscirebbe mai a giungere.

Ogni volta che c’è in corso una “covert operation” volta a trasformare una nazione in protettorato americano (in Iran, per chi non lo avesse ancora capito, sta accadendo appunto questo) è consuetudine dare in pasto al gregge di pecore occidentale qualche abominio virtuale compiuto dal governo che si intende rovesciare...

Ecco. Quindi è tutta una covert operation dei servizi segreti americani. Non sono mica iraniani quelli che manifestano... non sono mica iraniani i soldati che sparano... sono tutti agenti della CIA!

La morte di Nada, dice Gianluca Freda, è un falso. Come erano falsi gli orrori del regime di Ceausescu in Romania (Ceausescu era un santo, una specie di gemello di Padre Pio), le violenze dei soldati iracheni in Kuwait (l'esercito iracheno era lì in vacanza, mica voleva invaderlo), la decapitazione di Nicholas Berg (furono gli israeliani, ovviamente), i bombardamenti russi sulla Georgia (erano solo attori che giravano un film di guerra), fino ad arrivare

"all'esilarante balla delle camere gas naziste".

Eccolo qua. Che dicevamo? Neonazismo, negazionismo, complottismo, antisemitismo... gli ingredienti immancabili del pensiero di certi pagliacci travestiti da persone.

Bene: mi assumo la responsabilità di ciò che dico e se arriveranno delle smentite sono pronto a prenderne atto, ma mi sembra proprio che il video della “morte di Neda”, che ha fatto il giro del web e ha creato l’ennesimo simbolo di “eroismo democratico” ad uso e consumo dei telepecoroni internazionali sia un falso, anche piuttosto pacchiano...

Uh! Non c'è mica bisogno di scriverlo, che ti assumi la responsabilità di ciò che dici. Quando uno afferma simili nefandezze, la cosa è automatica. Difatti il primo risultato l'hai raggiunto: sei su Perle Complottiste.

"Falso pacchiano", dice il tomo. Certo, lo sanno tutti che i servizi segreti non riescono a costruire un falso come si deve. Sono tutti pacchiani. Miliardi di persone non si accorgono di nulla, però, finché non arriva l'intelligentone di turno, come Super Freda, qui, a svelare il trucco.

...spiego i motivi che mi spingono a ritenere che il video della “morte di Neda” sia una bufala...,

Guarda, non ti sforzare, te li diciamo noi: ti piacciono i santoni iraniani perché hanno a cuore lo sterminio degli ebrei. E sei abbastanza viscido da negare le camere a gas naziste. Non serve altro, per spiegare i tuoi motivi.
Ma vediamo che ciance intendi proporre:

La mancanza di informazioni precise sulla manifestante defunta dovrebbe essere già, per il lettore attento, un segnale d’allarme.

Come no. Quindi l'esistenza del monumento al "Milite Ignoto" significa che le due guerre mondiali non sono mai avvenute.
E quindi, dice Freda, della manifestante non abbiamo informazioni precise.
Sappiamo solo che si chiama Neda Salehi Agha-Soltan, è nata nel 1982, ha due fratelli (uno più grande e uno più piccolo), ha studiato turco e lavorava in un'agenzia turistica, il suo fidanzato si chiama Caspian Makan, studiava musica e il suo maestro di musica, Hamid Panahi, era vicino a lei quando è stata uccisa, si era laureata in filosofia islamica all'Università di Azad e abitava nel quartiere di Abbas Abad, a Teheran.
Probabilmente sappiamo più noi di Neda di quanto non sappia Super Freda del proprio nonno.
E sta tutto scritto su Wikipedia, non bisogna mica cercare lontano.

Come fonte di notizie, Facebook e Twitter sono estremamente sospetti. Per capire in che modo questi network siano stati strumentalizzati dagli strateghi della disinformazione, rimando a questo articolo di Thierry Meissan

Capito? Facebook e Twitter sono "sospetti"! Li usate? Allora siete agenti della CIA. Meglio usare Windows Live, con Microsoft almeno il nome è una garanzia...
E badate bene, se lo dice Thierry Meissan, il vero mago della disinformazione antiebraica e amico dei neonazisti arabi, c'è da fidarsi...

Sempre Twitter ha fatto sapere che "Neda è stata sepolta al cimitero Behest Zahra" e che "le autorità hanno vietato i funerali" (lieve contraddizione). Nessuno sembra aver assistito al funerale, né i parenti sembrano aver diffuso immagini delle esequie, il che contribuisce ad alimentare i dubbi.

Questo tipo è ancor più intelligente di quanto avevamo ipotizzato.
Secondo lui c'è una contraddizione nel fatto che un morto sia sepolto senza funerali. Un funerale bisogna farlo per forza, insomma... se no al rogo, ma mai e poi mai sotto terra!
E si lamenta che nessuno abbia assistito al funerale. Non è che gli vien da pensare che, SICCOME il funerale è stato vietato, ALLORA nessuno ha potuto vederlo.
No, no... lui è troppo intelligente...

Comunque Neda è sepolta nel cimitero di Behesht-e-Zahra e c'è anche la foto della tomba, scattata dal fidanzato e diffusa da AFP:


Ovviamente è una foto truccata. Si vede subito che i fiori sono stati messi dalla CIA...

Lo stesso nome “Neda” (“voce” in lingua farsi) sembra tradire una progettazione a scopo di propaganda. Oltretutto esso richiama, con inquietante omonimia, l’acronimo del National Endowment for Democracy (NED), l’organizzazione diretta dal neocon USA Kenneth Timmerman che ha finanziato e organizzato le rivolte pro-Mousawi.

Siamo oltre l'intelligenza umana, sul serio. Per trovare affermazioni così argute dobbiamo per forza indagare tra le forme di vita aliene...
E quindi FREDA, ad esempio, potrebbe essere la FREE DEMENT ASSOCIATION?

E’ curioso che Youtube non abbia rimosso il video della morte di Neda,

Quanto ti rode, vero? Ma se ci fosse ancora l'amico con i baffetti, al potere, allora sì che l'informazione avrebbe tutt'altra piega...

l’elemento che mi ha convinto della grossolana inautenticità del video è il seguente, ed è sotto gli occhi di chiunque abbia voglia di osservare il filmato con un minimo di attenzione. All’inizio del video la ragazza sembra tenere nella mano sinistra una specie di fialetta, il cui contenuto (un liquido rosso che serve per l'effettaccio speciale) si versa poi sulla faccia, con gesto visibilissimo, durante la concitazione. Quando il videofonino che sta filmando la recita inquadra la “fialetta” ben visibile nella mano, la ragazza rivolge uno sguardo interrogativo all’operatore, come a chiedere: “Ma che fai, idiota, sveli il trucco?”. La sua mano si muove su e giù due volte, in corrispondenza della comparsa sul viso delle due prime strisce di “sangue”.

Una fialetta, capite? Con il liquido rosso...
Neda moriva soffocata nel suo sangue, e Freda vede fialette di vernice... e un passante con il videofonino diventa "l'operatore".

Il disprezzo della vita umana che sta dietro queste parole è lo stesso di chi nega l'11 settembre e nega l'Olocausto.

Neda sarebbe una bufala, secondo Freda, e quel sangue sarebbe vernice. E anche le decine di altri morti sarebbero tutte bufale, quindi.
Perché Freda finge di non capire che Neda è soltanto una delle tante vittime di questa repressione.

Non è LA vittima. E non è una bufala.

E' una donna.
Si chiamava Neda Salehi Agha-Soltan, è morta perché voleva essere libera. Come noi, come voi, come gli idioti che la chiamano bufala.



Si ringraziano per la segnalazione The Drakkar e un altro lettore che ha preferito non essere citato.