martedì 30 dicembre 2008

Signoraggio!

Da quando abbiamo creato Perle Complottiste, numerosissimi lettori ci hanno scritto chiedendo di occuparci del "Signoraggio" e dei tanti soggetti che propagandano quest'ennesima teoria complottista.

L'economia monetaria è però una materia estremamente complessa e non è facile capire a fondo i suoi meccanismi se non si è esperti del settore.

Per questa ragione abbiamo preferito rimboccarci le maniche e acquisire maggiori nozioni sulla materia, grazie anche all'aiuto di lettori che la conoscono bene, per essere in grado di illustrarla in maniera chiara e semplice anche a chi ne è completamente a digiuno.

L'immagine in apertura dimostra subito che le teorie sul "signoraggio" sono spazzatura tale e quale alle altre teorie complottiste, tant'è vero che viaggiano insieme: in questo caso assieme alle scie chimiche.

E a dimostrazione che l'idiozia non ha confini politici, il DVD raffigurato è pubblicizzato e venduto sul sito LaDestra.Info, che si definisce "Portale di informazione della destra italiana".

La cosa non ci stupisce, giacché nella nostra attività di cercatori di Perle Complottiste abbiamo avuto modo di riscontrare che le principali teorie complottiste sono particolarmente gradite dagli ambienti dell'estrema destra, perfino più di quanto lo siano negli ambienti dell'estrema sinistra.

Torneremo poi sull'autore di questo DVD, tal Eugenio Benetazzo...
intanto vediamo cosa intendono i complottisti per "Signoraggio".

Secondo loro, il "Signoraggio" è un reddito illegittimo intascato dalle banche che emettono la moneta, e corrisponde alla differenza tra il valore nominale della moneta e il suo valore effettivo (costo di produzione e di stampa).

In altre parole, secondo questi geniacci, quando la Banca d'Italia emette una banconota da 500 euro, dato che la banconota in sé vale pochi spiccioli (tra carta, inchiostri e spese di produzione) la differenza se la intasca la Banca d'Italia. E dato che la Banca d'Italia (sempre secondo i geniacci) è in mano di privati, pochi fortunati gozzovigliano a spese di tutto il popolo italiano.
E questo discorso si ripete, naturalmente, per qualunque paese nel mondo.

Se vi fermate un attimo a riflettere, la cosa non è poi molto diversa da quello che fate quando emettete un assegno: vi portate a casa un televisore al plasma e lasciate al negozio un assegno da 1000 euro, che in realtà tra carta e inchiostro non vale nemmeno 10 centesimi. Siete dei rapinatori?
Certo che no. Il vostro assegno è garantito dai fondi che avete depositato in banca, dal fido che la banca vi riconosce. Se l'assegno è scoperto, finite nei guai.

Il denaro è emesso dalle Banche centrali nello stesso modo in cui si emette un assegno. La Banca centrale acquista titoli da privati e da banche, ed emette moneta in quantità corrispondente a quei titoli.
Così come il vostro assegno è coperto dal danaro che possedete nella vostra banca, allo stesso modo le banconote emesse dalla Banca centrale sono coperte dai titoli che essa possiede.
I titoli (esattamente come il denaro che tenete in banca) producono interessi.
Quegli interessi costituiscono una fonte di reddito per la Banca centrale: quello è il "signoraggio", non certo quello che pensano e sostengono i complottisti.
Il "signoraggio" sono quindi gli interessi incassati dalla Banca centrale sui titoli posseduti a copertura delle banconote emesse, detratte le spese di produzione e quelle di funzionamento dell'ente. Questo reddito netto non viene incassato da privati, ma finisce nelle casse dello Stato. In altre parole, va a benificio della collettività.

Il Signoraggio non è un mistero, non è un segreto: il sito della Banca d'Italia dedica una sezione a spiegarlo. E' quindi un reddito ufficiale e riconosciuto.

Vediamo cosa scrivono invece i complottisti del sito Signoraggio.info:


"Il Signoraggio è un concetto che merita di essere approfondito data la sua importanza per ogni società i cui scambi sono basati su una Moneta. In sintesi, è la differenza tra il valore nominale della Moneta ed il suo costo di produzione."

Differenza tra valore nominale e costo di produzione, scrivono questi beoti.

Passiamo a un altro sito, Disinformazione.it, nel quale troviamo un articolo di tale Lino Rossi che apparentemente sembra affrontare il problema in termini più corretti. Diciamo "apparentemente" perché l'articolo contiene numerosi errori sui quali eventualmente torneremo. L'articolo rifugge dalla bufala del signoraggio inteso come differenza tra valore nominale e valore effettivo, per concentrarsi su altri aspetti (indebitamento) che però esulano dalla concezione complottistica del signoraggio.
La cosa interessante è che l'articolo cita Wikipedia Italiana:


"Vediamo come se la cava wikipedia.

a) Il signoraggio è la differenza fra il valore nominale di una banconota (o moneta) ed il costo della sua produzione. L'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta prende il nome di reddito da signoraggio..."

L'articolo di Rossi è dell'agosto 2007. A quell'epoca, quindi, Wikipedia avallava la più astrusa delle teorie complottiste in materia: differenza tra valore nominale di una banconota e costo di produzione.

E cosa scrive oggi Wikipedia?

Ebbene, strano ma vero, la pagina dedicata al Signoraggio (link alla versione corrente) sembra scritta in termini corretti.

Cosa è successo? A chi spetta il merito di aver modificato la voce?

Scorrendo la discussione, scopriamo che due wikipediani, "Fotogian" e "Hal8999", hanno strenuamente difeso la nuova versione della voce contro gli attacchi dei complottisti.
La pagina risulta oggi addirittura bloccata contro gli atti di vandalismo, e il blocco è stato imposto dall'amministratore Piero Montesacro, di cui abbiamo già parlato in numerose Wikiperle.

Pare proprio che i wikipediani, quando vogliono, sanno come tenere a bada i complottisti...

Bene, chiudiamo questa prima puntata sul signoraggio: presto torneremo a parlarne focalizzando meglio la nostra attenzione sulle Perle piccole e grandi in materia.

Ringraziamo di cuore il lettore MMST, che ci ha fornito materiale documentale di grande utilità.
Ringraziamo anche il wikipediano Fotogian, del quale abbiamo rintracciato uno scritto (link per il download) sull'argomento, estremamente esauriente.


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