giovedì 25 giugno 2009

Gianluca Freda e Neda

Ahmadinejad e la teocrazia iraniana piacciono a molti, da questa parte del mondo. Piacciono soprattutto agli amici del neonazismo arabo, corrente ideologica molto gradita negli ambienti antisemiti.

Non c'è da stupirsi, quindi, se più di qualcuno si sforza nel tentativo di difendere a spada tratta il regime che aspira a cancellare Israele dalle carte geografiche, specialmente quando quel regime finisce su tutte le cronache e le televisioni mostrando il vero volto che avrebbe la nostra civiltà se il neonazismo dovesse trionfare: oppressione, terrore, morte.

E allora è necessario, per certa gente, sputare sul volto di chi ha sacrificato la propria vita in nome di quella libertà. E' necessario negare quel sacrificio, proprio come alcuni negano l'Olocausto.

La foto in apertura è quella di Gianluca Freda autore del blog Blogghete, ripreso probabilmente in uno dei suoi momenti migliori.

Dunque, secondo questo blogger, le immagini di Neda, la giovane dimostrante uccisa dalle truppe antisommossa iraniane, sarebbero un falso (link):

La prima cosa che ho pensato, naturalmente, è che si trattasse della milionesima bufala fabbricata dalla propaganda dei servizi segreti. L’odore di messinscena mediatica era fortissimo e non poteva essere ignorato.

Lui se n'è accorto subito, capite? Mentre voi avevate un fremito di orrore nel vedere una ragazza morire nel proprio sangue, lui ha subito capito che era una bufala dei servizi segreti. Come non credergli? Basta guardarlo in faccia per capire che è dotato di un'intelligenza superiore, capace di arrivare lì dove nessuno riuscirebbe mai a giungere.

Ogni volta che c’è in corso una “covert operation” volta a trasformare una nazione in protettorato americano (in Iran, per chi non lo avesse ancora capito, sta accadendo appunto questo) è consuetudine dare in pasto al gregge di pecore occidentale qualche abominio virtuale compiuto dal governo che si intende rovesciare...

Ecco. Quindi è tutta una covert operation dei servizi segreti americani. Non sono mica iraniani quelli che manifestano... non sono mica iraniani i soldati che sparano... sono tutti agenti della CIA!

La morte di Nada, dice Gianluca Freda, è un falso. Come erano falsi gli orrori del regime di Ceausescu in Romania (Ceausescu era un santo, una specie di gemello di Padre Pio), le violenze dei soldati iracheni in Kuwait (l'esercito iracheno era lì in vacanza, mica voleva invaderlo), la decapitazione di Nicholas Berg (furono gli israeliani, ovviamente), i bombardamenti russi sulla Georgia (erano solo attori che giravano un film di guerra), fino ad arrivare

"all'esilarante balla delle camere gas naziste".

Eccolo qua. Che dicevamo? Neonazismo, negazionismo, complottismo, antisemitismo... gli ingredienti immancabili del pensiero di certi pagliacci travestiti da persone.

Bene: mi assumo la responsabilità di ciò che dico e se arriveranno delle smentite sono pronto a prenderne atto, ma mi sembra proprio che il video della “morte di Neda”, che ha fatto il giro del web e ha creato l’ennesimo simbolo di “eroismo democratico” ad uso e consumo dei telepecoroni internazionali sia un falso, anche piuttosto pacchiano...

Uh! Non c'è mica bisogno di scriverlo, che ti assumi la responsabilità di ciò che dici. Quando uno afferma simili nefandezze, la cosa è automatica. Difatti il primo risultato l'hai raggiunto: sei su Perle Complottiste.

"Falso pacchiano", dice il tomo. Certo, lo sanno tutti che i servizi segreti non riescono a costruire un falso come si deve. Sono tutti pacchiani. Miliardi di persone non si accorgono di nulla, però, finché non arriva l'intelligentone di turno, come Super Freda, qui, a svelare il trucco.

...spiego i motivi che mi spingono a ritenere che il video della “morte di Neda” sia una bufala...,

Guarda, non ti sforzare, te li diciamo noi: ti piacciono i santoni iraniani perché hanno a cuore lo sterminio degli ebrei. E sei abbastanza viscido da negare le camere a gas naziste. Non serve altro, per spiegare i tuoi motivi.
Ma vediamo che ciance intendi proporre:

La mancanza di informazioni precise sulla manifestante defunta dovrebbe essere già, per il lettore attento, un segnale d’allarme.

Come no. Quindi l'esistenza del monumento al "Milite Ignoto" significa che le due guerre mondiali non sono mai avvenute.
E quindi, dice Freda, della manifestante non abbiamo informazioni precise.
Sappiamo solo che si chiama Neda Salehi Agha-Soltan, è nata nel 1982, ha due fratelli (uno più grande e uno più piccolo), ha studiato turco e lavorava in un'agenzia turistica, il suo fidanzato si chiama Caspian Makan, studiava musica e il suo maestro di musica, Hamid Panahi, era vicino a lei quando è stata uccisa, si era laureata in filosofia islamica all'Università di Azad e abitava nel quartiere di Abbas Abad, a Teheran.
Probabilmente sappiamo più noi di Neda di quanto non sappia Super Freda del proprio nonno.
E sta tutto scritto su Wikipedia, non bisogna mica cercare lontano.

Come fonte di notizie, Facebook e Twitter sono estremamente sospetti. Per capire in che modo questi network siano stati strumentalizzati dagli strateghi della disinformazione, rimando a questo articolo di Thierry Meissan

Capito? Facebook e Twitter sono "sospetti"! Li usate? Allora siete agenti della CIA. Meglio usare Windows Live, con Microsoft almeno il nome è una garanzia...
E badate bene, se lo dice Thierry Meissan, il vero mago della disinformazione antiebraica e amico dei neonazisti arabi, c'è da fidarsi...

Sempre Twitter ha fatto sapere che "Neda è stata sepolta al cimitero Behest Zahra" e che "le autorità hanno vietato i funerali" (lieve contraddizione). Nessuno sembra aver assistito al funerale, né i parenti sembrano aver diffuso immagini delle esequie, il che contribuisce ad alimentare i dubbi.

Questo tipo è ancor più intelligente di quanto avevamo ipotizzato.
Secondo lui c'è una contraddizione nel fatto che un morto sia sepolto senza funerali. Un funerale bisogna farlo per forza, insomma... se no al rogo, ma mai e poi mai sotto terra!
E si lamenta che nessuno abbia assistito al funerale. Non è che gli vien da pensare che, SICCOME il funerale è stato vietato, ALLORA nessuno ha potuto vederlo.
No, no... lui è troppo intelligente...

Comunque Neda è sepolta nel cimitero di Behesht-e-Zahra e c'è anche la foto della tomba, scattata dal fidanzato e diffusa da AFP:


Ovviamente è una foto truccata. Si vede subito che i fiori sono stati messi dalla CIA...

Lo stesso nome “Neda” (“voce” in lingua farsi) sembra tradire una progettazione a scopo di propaganda. Oltretutto esso richiama, con inquietante omonimia, l’acronimo del National Endowment for Democracy (NED), l’organizzazione diretta dal neocon USA Kenneth Timmerman che ha finanziato e organizzato le rivolte pro-Mousawi.

Siamo oltre l'intelligenza umana, sul serio. Per trovare affermazioni così argute dobbiamo per forza indagare tra le forme di vita aliene...
E quindi FREDA, ad esempio, potrebbe essere la FREE DEMENT ASSOCIATION?

E’ curioso che Youtube non abbia rimosso il video della morte di Neda,

Quanto ti rode, vero? Ma se ci fosse ancora l'amico con i baffetti, al potere, allora sì che l'informazione avrebbe tutt'altra piega...

l’elemento che mi ha convinto della grossolana inautenticità del video è il seguente, ed è sotto gli occhi di chiunque abbia voglia di osservare il filmato con un minimo di attenzione. All’inizio del video la ragazza sembra tenere nella mano sinistra una specie di fialetta, il cui contenuto (un liquido rosso che serve per l'effettaccio speciale) si versa poi sulla faccia, con gesto visibilissimo, durante la concitazione. Quando il videofonino che sta filmando la recita inquadra la “fialetta” ben visibile nella mano, la ragazza rivolge uno sguardo interrogativo all’operatore, come a chiedere: “Ma che fai, idiota, sveli il trucco?”. La sua mano si muove su e giù due volte, in corrispondenza della comparsa sul viso delle due prime strisce di “sangue”.

Una fialetta, capite? Con il liquido rosso...
Neda moriva soffocata nel suo sangue, e Freda vede fialette di vernice... e un passante con il videofonino diventa "l'operatore".

Il disprezzo della vita umana che sta dietro queste parole è lo stesso di chi nega l'11 settembre e nega l'Olocausto.

Neda sarebbe una bufala, secondo Freda, e quel sangue sarebbe vernice. E anche le decine di altri morti sarebbero tutte bufale, quindi.
Perché Freda finge di non capire che Neda è soltanto una delle tante vittime di questa repressione.

Non è LA vittima. E non è una bufala.

E' una donna.
Si chiamava Neda Salehi Agha-Soltan, è morta perché voleva essere libera. Come noi, come voi, come gli idioti che la chiamano bufala.



Si ringraziano per la segnalazione The Drakkar e un altro lettore che ha preferito non essere citato.

martedì 16 giugno 2009

Il Giornale: Perla a Mario Giordano

Questa volta la nostra Perla è tutta dedicata a Mario Giordano, direttore responsabile de "Il Giornale", che nella sua edizione online dell'11 giugno scorso ha pensato bene di pubblicare il trafiletto a firma di "Redazione" che vediamo nell'immagine di apertura.

"9/11 Nessun aereo sul Pentagono", è il titolo con cui il trafiletto dà voce alla trita e ritrita teoria complottista (che risale ormai a oltre sette anni fa) secondo cui al Pentagono non si è schiantato il Boeing 757 pilotato dal terrorista dirottatore Hani Hanjour, ma qualcos'altro.

In questi sette anni ne abbiamo sentite di tutti i colori: è stato un missile, è stato un caccia, è stato un caccia che ha sparato un missile, è stato un missile che ha sparato un caccia, è stato un camion pieno di esplosivo, è stato un aereo senza pilota, è stato un pilota senza aereo, è stato un UFO, è stato un raggio laser, è stato Goldrake, sono stati gli americani, sono stati gli israeliani, sono stati i cinesi, sono stati una tribù dell'Africa Nera....

Sette anni di teorie assurde e di argomentazioni allucinate sostenute da individui che nella migliore delle ipotesi avevano più di qualche rotella fuori posto.

Ed ecco spuntare, come un carciofo da un campo di papaveri da oppio, l'ennesimo articolo complottista "qualificato" dalla pubblicazione su un grande quotidiano nazionale.
Non è la prima volta che succede, sia chiaro.

Ma Mario Giordano ha sempre concesso ben poca corda a queste teorie, tant'è che ha interpretato il ruolo di "debunker" alla puntata del Maurizio Costanzo Show che ospitava Giulietto Chiesa in qualità di autore del film complottista "Zero", per cui sconcerta leggere certe boiate sul suo quotidiano.

E allora, cos'è successo? E' possibile che Giordano non abbia avuto alcuna consapevolezza di ciò che i suoi redattori si accingevano a scrivere?

Il mistero si è presto risolto: il trafiletto è solo un pezzetto di un articolo anti-complottisti pubblicato sul quotidiano. Eccone uno stralcio:


Purtroppo, il risultato dell'impaginazione dei box che compongono l'articolo, sul sito Web de Il Giornale, è stato davvero infelice e il trafiletto è finito fuori contesto (link).

Leggiamo il contenuto del trafiletto:

"A distruggere parte dell’edificio del Pentagono l’11 settembre 2001, non sarebbe stato un aereo ma un missile."

Almeno le idee sono chiare: non un UFO, non un drone, non un camion esplosivo... un missile!

"Diversi gli elementi a supporto della tesi: prima di tutto non è stato recuperato alcun rottame del Boeing 747 dell’American Airlines".

E mai saranno recuperati. Infatti contro il Pentagono si è schiantato un Boeing 757, che è un modello completamente diverso...

"Non solo: molte delle finestre dell’edificio sarebbero rimaste intatte: troppe per un impatto con un aereo."

In compenso resistono benissimo all'impatto di un missile...

Tutto qui. Il trafiletto non dice altro e nemmeno noi aggiungeremo altro, visto che è un semplice errore dell'impaginazione sul Web.
Siamo già stanchi di leggere idiozie sulle pagine dei quotidiani e periodici, e di recente anche su riviste pseudo-professionali che pur di ragranellare qualche centinaio di euro danno la patente di "peer reviewed" a colossali corbellerie (link).
Se adesso ci si mettono anche quelli de Il Giornale con simili sviste, siamo a posto...

E allora corrediamo questa Perla con una foto di Mario Giordano, nella speranza che lo aiuti a riflettere sull'opportunità di prestare maggiore attenzione al modo in cui viene impaginato il sito Web del quotidiano, prima che Il Giornale pubblichi anche la notizia che il Mostro di Loch Ness esiste...



Ringraziamo MA.R. per la segnalazione.


NOTA: Articolo aggiornato dopo aver ricevuto spiegazioni su quanto accaduto.

martedì 9 giugno 2009

Atlantropa e Antonio Caracciolo su Wikipedia

In una Perla di qualche settimana orsono, avevamo fatto cenno ad Antonio Caracciolo, personaggio in verità a noi già noto e segnalatoci da numerosi lettori.

Caracciolo si qualifica come professore di filosofia del diritto presso l'Università La Sapienza di Roma e Coordinatore Provinciale di Forza Italia (link) e gestisce la bellezza di 29 blog (link), gran parte dei quali caratterizzata da particolari posizioni ideologiche e politiche: avversione nei confronti di Israele, simpatie per Hamas e per il neo-nazismo, per i revisionisti, negazionisti e complottisti ecc...
Stiamo usando eufemismi. Uno sguardo ai blog, a partire da Civium Libertas, farà subito capire al lettore il tipo di soggetto con cui si ha a che fare.

Infatti, quando avevamo parlato di lui, s'era detto della sua difesa in favore di Erwin Thule, un sito dedicato al negazionismo e alla propaganda neo-nazista, chiuso dall'Autorità Giudiziaria qualche mese dopo la pubblicazione di una nostra Perla che ne denunciava le ignobili affermazioni.

Conoscevamo già Antonio Caracciolo, quindi. Sapevamo che scriveva su Wikipedia, con un'utenza a suo nome, sin dal 5 luglio 2007, data in cui aveva editato (link) la voce sulle Camere A Gas (guarda il caso...) per pubblicizzare le teorie del famigerato negazionista Faurisson. Niente di nuovo sotto il Sole: lo stesso comportamento, se ricordate, di Erwin Thule e altri soggetti della stessa "galassia".

Sapevamo anche che prima ancora (nel dicembre del 2005) aveva aperto un'altra Wiki-utenza (link), intestata a Antonio Caracciolo di Seminara, un paese in provincia di Reggio Calabria dove il nostro Caracciolo aveva iniziato la sua attività politica (link).

Su Wikipedia c'è poi un'altra utenza, "Inevitabilmente", che un paio di mesi fa ha mutato nick in "Atlantropa" (link).

Atlantropa, per chi non lo sapesse, è il nome di un progetto tedesco (link) studiato negli anni venti dello scorso secolo, che si proponeva di prosciugare il Mediterraneo per colonizzarlo.

Ora, l'utente Atlantropa si è dedicato allegramente a editare - o tentare di editare - numerose voci sensibili di Wiki, come potete ammirare dal log dei contributi (link): lo status di Gerusalemme, gli Attentati dell'11 settembre, le guerre arabo-israeliane e così via.
Spiccano in particolare una serie di interventi nella voce dedicata al film The Power of Nightmare che sostiene che la minaccia del terrorismo sarebbe stata gonfiata per giustificare ampliare il controllo dei governi sui propri cittadini. Atlantropa ha tentato in tutti i modi di far passare una versione della voce enciclopedia in cui le teorie del film vengono presentate come vere e proprie dimostrazioni documentate:

...l'internazionale del terrore è un'invenzione, Al-Qaida è una creazione della magistratura americana e dell'FBI, Bin Laden non è il mandante dell'11 settembre, il gruppo di Bin Laden era piccolo e sull'orlo del collasso...

Tra i pochi ad opporsi ad Atlantropa, in tempi recenti, è stata una nostra vecchia conoscenza: l'amministratore Vituzzu, che abbiamo attaccato più di una volta per via dei suoi interventi mirati a difendere alcuni utenti suoi amici, nonostante questi utilizzino Wikipedia per propagandare le proprie malsane ideologie. Sulle ideologie neonaziste, però, Vituzzu è di ben altra pasta e non ha esitato a frapporsi sul cammino di Atlantropa, provocandone lo stizzito risentimento:


Il buon Vituzzu (questa volta si merita senz'altro i nostri complimenti) è arrivato perfino a comminargli un blocco (una specie di ban) della durata di un giorno:



Che c'entra Atlantropa con Antonio Caracciolo?
Ebbene, forse confuso dai suoi 29 blog, è successo che Antonio Caracciolo è incappato, durante una ricerca su Google del nome "Vituzzu", in una nostra Perla dedicata a questo amministratore, e - udite udite - ha pensato di scriverci una mail, il 2 giugno 2009, per raccogliere la nostra solidarietà, del tutto ignaro del contenuto di tutti gli altri nostri post e della nostra posizione sugli argomenti che gli stanno tanto a cuore!

Pensate un po'... Caracciolo che scrive una mail a Perle Complottiste ritenendoci alleati nella sua guerra personale contro Vituzzu!

E non è tutto. Caracciolo ci ha scritto usando la sua mail universitaria e firmandosi con tanto di titolo accademico, spiegando per filo e per segno le sue vicissitudini con Vituzzu e preannunciando una guerra senza quartiere.

La cosa curiosa è che buona parte delle lamentele esposte da Antonio Caracciolo sono pertinenti a fatti che erano invece riferibili all'utente Atlantropa!

Quando Caracciolo ha finalmente capito di essersi rivolto alle persone sbagliate ha gettato via la maschera pubblicando un lungo post sul suo blog, contro Vituzzu.


Quindi abbiamo Atlantropa che litiga con Vituzzu e Caracciolo che pubblica un post contro Vituzzu.
Coincidenze? E perché "Inevitabilmente" ha improvvisamente cambiato nick in "Atlantropa"?


Ringraziamo per le loro segnalazioni: WikiCUP, Alessia, OneTime, JAP.

NOTA:
Antonio Caracciolo e Atlantropa hanno smentito di essere la stessa persona.
Tra queste smentite, c'è anche una mail a firma di "A. Caracciolo" inviataci dall'indirizzo email... di Atlantropa (!).
Un controllo sull'identità delle utenze effettuato dai Sysop di Wikipedia avrebbe dato esito negativo.
Torneremo su questa simpatica vicenda appena ne sapremo di più...

giovedì 4 giugno 2009

Scie chimiche: Minacce a Claudio Del Lungo?

Chi ha minacciato Claudio Del Lungo?
Lo chiediamo sul serio, mica per scherzo. Chi ha minacciato l'assessore all'ambiente del Comune di Firenze che ha deciso di patrocinare un convegno complottista sulle scie chimiche?

Se qualcuno lo ha fatto, lo Staff di Perle Complottiste sottolinea che simili comportamenti sono inaccettabili, inqualificabili e immorali.
E già che ci siamo, questo vale anche per chi ha fatto certe incursioni nella pagina utente del wikipediano Vituzzu: il fatto che qui su Perle facciamo satira o ironia nei confronti dei complottisti e dei loro amici e protettori, non autorizza alcuno a insultare né minacciare né tantomeno violare la privacy di chicchessia.

Chiarita questa nostra posizione, adesso però dobbiamo spendere due parole sulla posizione di Del Lungo, giusto per dare a Cesare quel che è di Cesare.

Dunque, signor assessore... per prima cosa dobbiamo esprimere una nostra perplessità. Ammesso che le siano davvero giunte minacce per il patrocinio che ha concesso ai complottisti di turno, le pare il caso di lamentarsene su un quotidiano? Le minacce a un pubblico ufficiale (quale lei è) costituiscono un preciso reato che il codice penale punisce all'art. 336 e nel caso specifico è pure pluriaggravato. E ci tocca rammentare che a norma del successivo art. 361 lei ha l'obbligo di denunciare la circostanza all'Autorità Giudiziaria. Pare invece che abbia preferito denunciare la cosa... alla stampa!

In effetti, però, a leggere l'articolo sul Nuovo Corriere di Firenze, le "minacce" paventate dal giornalista afflievoliscono poi in "intimidazioni" e infine (così viene citata la dichiarazione di Del Lungo): "Non le definirei minacce ma 'caldi inviti' a non partecipare".

E no. Allora facciamo un attimo di pausa. Innanzitutto dobbiamo scusarci per aver insinuato che qualche nostro lettore potesse aver minacciato Del Lungo: qua si parla di 'caldi inviti', che è cosa ben diversa (ma non se ne gongoli chi ha scritto certe frasi a Vituzzu, al quale esprimiamo massima e sincera solidarietà: quelle erano minacce e insulti a tutti gli effetti).

Poi dobbiamo dirne quattro al sig. Davide Agazzi, il giornalista che ha raccolto le dichiarazioni di Del Lungo: scusa Agazzi, se Del Lungo parla di 'caldi inviti', per quale motivo tu hai scritto "minacce" e "intimidazioni"? Lasciatelo dire: non ci fai certo una bella figura, come giornalista.

E adesso vediamo cosa dice Del Lungo:

"C'è stata una serie di mail che mi sono arrivate nei giorni scorsi, quasi tutte anonime. Una specie di boicottaggio becero ma pressante. Non ci avrei dato troppo peso, ma la reazione è stata decisamente spropositata. E' il segno che qualche interesse è stato toccato".

Ma che discorsi sta facendo, assessore Del Lungo? Ma si rende conto? Se c'è stata una reazione spropositata, probabilmente è perché lei ha fatto una corbelleria spropositata. Proprio lei, che è ambientalista, dovrebbe sapere che la gente reagisce in massa quando qualcosa non le piace. Provi a dire che intende mettere una centrale nucleare in Piazza della Signoria, e vedrà che reazione spropositata le arriva. E questo significherebbe che ci sono dietro servizi segreti o interessi occulti? E' l'interesse della gente, quello che viene toccato! Dovrebbe vergognarsi, sa, di tacciare una reazione di numerosi cittadini come "spropositata", mossa da misteriosi "interessi", o come un "boicottaggio becero". Non si scordi che lei è al servizio dei cittadini, anche di quelli che le hanno scritto quelle mail. Non il contrario.

"Alcune di queste mail provengono da ambienti universitari, da professori, studenti o ricercatori".

E lo dice pure! E quelli secondo lei sarebbero interessi occulti? Sarebbero i servizi segreti? Sarebbero boicottaggio becero? Piuttosto non le si è accesa qualche lampadina per illuminarla sul fatto che forse stava facendo una grossa corbelleria anti-scientifica?

"Ho ricevuto anche una telefonata, da una persona fidata di cui non voglio fareil nome, che mi ha consigliato di non farmi coinvolgere. Questo mi ha molto preoccupato".

Certo che doveva preoccuparsi! Quella persona se la tenga cara: evidentemente è un suo amico sincero, che cercava di impedirle di fare una corbelleria che potrebbe inserirla nell'elenco dei visionari complottisti. Se un suo amico decidesse di partecipare a un convegno che pretende di affermare l'esistenza di Babbo Natale, lei non cercherebbe di farlo ragionare? E poi, sappia che anche noi di Perle abbiamo ricevuto mail da parte di persone che la conoscono bene, suoi amici e ammiratori, che ci hanno manifestato le loro perplessità sulla sua decisione.

"Mi accusano di aver speso soldi per una fantasia".

Hanno ragione.

"Io sento parlare di questo fenomeno dall'81".

Ma davvero? Cioè da 28 anni fa?
Questo è davvero sconcertante, sa, perché gli stessi sciachimisti collocano l'inizio del fenomeno al 1996:



Quindi lei ne ha sentito parlare 15 anni prima che il fenomeno iniziasse, 15 anni prima che gli sciachimisti lo rilevassero... Non si faccia sentire troppo in giro a dire una cosa simile, se no sospetteranno che lei ha fatto parte del progetto per disseminare di sostanze chimiche l'atmosfera terrestre!

Ci perdoni se lo ribadiamo, con tutto il rispetto: dovrebbe vergognarsi di dire simili corbellerie. Assessore o no.

"Dire che non esista nulla è sbagliato. Dire che ci sia un complotto è altrettanto sbagliato. Io credo sia utile dibattere sul problema".

Eh no. Questa è la tipica posizione "centrale" di chi con la scusa dell'obiettività fa invece il gioco di coloro che sparano simili corbellerie.
Il fatto che ci siano idioti e imbecilli convinti che qualcuno stia disseminando i nostri cieli di pericolose sostanze nocive mascherate nelle scie degli aerei, e che invece la comunità scientifica e tecnica respinga senza mezze misure una simile fandonia, non è un buon motivo per sostenere che "la verità sta nel mezzo".

Ringraziamo per la segnalazione: Sonya, Mauro G..