giovedì 28 luglio 2011

Il blog di Adam Kadmon

Da un po' di tempo riceviamo segnalazioni dei lettori su un certo Adam Kadmon, un tipo strano che gestisce l'omonimo blog ubicato all'indirizzo www.adamkadmon.it.

Finalmente abbiamo deciso di dare un'occhiata al blog e di esprimere la nostra opinione su questo soggetto che ha partecipato anche a trasmissioni radio e televisive, compresa quella spazzatura (dis)informativa che va sotto il nome di "Mistero".

Questa non sarà la solita Perla, non inseriremo link di backup e shot (anche se conserviamo copia di tutto quanto andremo a esporre e commentare) perché... tutto sommato questo Adam Kadmon utilizza toni così moderati da risultare perfino commoventi... insomma: ci ha fatto tenerezza.

Ci limiteremo, quindi, a una tranquilla chiacchierata.

Partiamo dal sito Web: dopo una serie di rimpalli da una pagina all'altra, passando per qualche link "rotto", finiamo su http://777babylon777.blogspot.com/, dove troviamo vari post scritti dal nostro Adam.

Abbiamo dato un'occhiata anche ai vari video pubblicati su Youtube e altri servizi di streaming.

Adam scrive cose molto dolci e carine, come questa:

Le mafie, le sette finanziario occultistiche, i mercenari che si spacciano per terroristi, i fanatici religiosi, gli estremisti, i razzisti, i trolls, i debunkers, i violenti, i pacifisti e, naturalmente, le persone normali, gli innocenti, gli ingenui, gli idealisti, i puri.

TUTTI sono parti del Sistema.

Che lo vogliano o no. Da sempre.
Sono nati nel Sistema, vivono nel Sistema, muoiono nel Sistema.

Ecco perchè il Sistema non può essere distrutto con la violenza.

Gli appelli alla non violenza sono una costante dell'opera di Adam, che scrive anche:

Come ben sanno le persone che davvero mi conoscono (e come io stesso specifico unitamente alle emittenti che trasmettono i miei monologhi), ogni argomento di complottismo o di informazione alternativa che divulgo, va considerato al pari di una teoria, di una ipotesi, di una opinione, e MAI preso come verità assoluta. (...)
L'importante è non farsene mai una "malattia" altrimenti si rischia di perdere il contatto con la realtà, come purtroppo sembrerebbe essere accaduto a certi personaggi del web, che da siti e blog, proclamano di aver scoperto chissà quali "complotti", gridando di averne le "prove", e dando origine a vaste campagne diffamatorie ai danni di chiunque, ad esempio del sottoscritto, abbia opinioni diverse dalle loro. (...)
Le teorie di "complottismo" e "informazione alternativa" vanno "raccontate" con serenità, ricordando sempre agli eventuali lettori, di NON prenderle MAI come verità assolute, ma semplicemente come (e non mi stancherò mai di ripeterlo), "Teorie", "Ipotesi", "Opinioni", "Favole", o anche solo come "Intrattenimento".

In questo modo il lettore o l'ascoltatore, incuriosito, viene lasciato libero di decidere se verificarle o smentirle; nel farlo potrebbe acquisire gli strumenti di conoscenza necessari per difendersi, quando naviga sul web, non solo dalle dichiarazioni dei complottisti "ad ogni costo" ma anche da quelle degli scettici "ad ogni costo": gli "estremismi" infatti non sono mai un bene.
E neppure i pregiudizi. (...)

In definitiva, il pensiero di Adam è abbastanza semplice: il "sistema" non si combatte con la violenza; la violenza contro le istituzioni è sempre sbagliata; le teorie complottiste sono solo teorie, utili però per stimolare ad approfondire la conoscenza di certe materie; l'estremismo, sia del complottista che del debunker, non è mai un bene.

Diciamo che si può essere anche d'accordo con Adam Kadmon, chiunque egli sia (a proposito, Adam Kadmon significa "il primo uomo", proprio come Adamo), almeno in linea di principio.

Quello di Kadmon non sembra certo il pensiero di un complottista: non abbiamo mai sentito un complottista ragionare in questo modo (a dire il vero i complottisti non ragionano affatto...).
Tuttavia il modo in cui Adam presenta le teorie complottiste non è esattamente quello che ci si aspetta da qualcuno che sostiene di riportarle solo a scopo divulgativo.

Abbiamo esaminato, ad esempio, un intervento di Adam sul signoraggio, nel quale la teoria è presentata esattamente come fosse vera.
Ad esempio nello spezzone (trasmesso via radio) si fa riferimento al famigerato "Ordine 11110" con il quale Kennedy avrebbe autorizzato lo Stato americano a stampare moneta al posto della Federal Reserve e si afferma che il presidente sarebbe stato ucciso per questa decisione.

In realtà l'"Ordine 11110" si limitava a trasferire in capo al ministro del tesoro un potere che già era riconosciuto al presidente. Nulla di nuovo, quindi. Peraltro, l'ordine rimase in vigore per molti anni dopo l'uccisione di Kennedy.

Un simile svarione getta ombre piuttosto scure sul lavoro e sui buoni propositi di Adam.

Durante un intervento su Mistero, una didascalia avvertiva che Adam è costretto all'anonimato per proteggere la propria incolumità: anche questa affermazione, piuttosto abusata, è di pessimo tenore perché favorisce l'idea di una grande cospirazione mondiale in cui tutti i "profeti della verità" rischiano la vita per mano di misteriosi Men in Black.

Noi ci fermiamo qui, ma invitiamo i lettori a seguire il blog di Adam e a riferirci delle novità più interessanti.

Ringraziamo per le segnalazioni: Antiteista83, Adele, Michele88 e Rosanna G.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 21 luglio 2011

Arriva Jucata

Si chiama "Jucata, storie di altri mondi", ed è l'ennesimo blog che promette strabilianti rivelazioni: naturalmente complottiste.

A ben vedere, non c'è nulla di nuovo sotto il Sole, è il solito minestrone riscaldato di corbellerie e idiozie che ormai affliggono il Web da tanti (troppi) anni.

Nel momento in cui visitiamo il blog per la stesura di questa Perla, campeggia un post dal titolo "Criminali di guerra e morti sospette", datato 16 luglio 2011, quindi partorito fresco fresco.

Vediamo cosa scrive "Jucata":

"Aprile 1945 muore Adolf Hitler; Dicembre 2006 muore Saddam Hussein; Maggio 2011 muore Osama bin Laden;

Sono solo alcuni dei personaggio della storia morti in eventi dubbi. Sono stati uomini molto controversi, che con le loro azioni hanno causato la morte di moltissime persone."

Molto "controversi"? Sono stati criminali e basta, spregevoli individui che non hanno esitato a sacrificare la propria gente per inseguire sogni di conquista.

Hitler voleva dominare Europa, Russia e parte dell'Africa.
Saddam Hussein tentò di arraffare l'Iran e il Kuwait.
Bin Laden ha tentato di conquistare (nel suo caso sotto il profilo religioso) una serie di paesi in Europa, in Africa e in Asia.
Non c'è modo di indugiare nel valutare il loro operato, non c'è nulla su cui "controvertere".

"Il corpo di Hitler fu trovato bruciato in una delle sue residenze."

Più che residenza era un vero e proprio bunker, e il cadavere era solo parzialmente bruciato.

"Hussein o uno dei suoi sosia fu impiccato in pubblico."

Mica vero. Saddam Hussein è stato impiccato in forma riservata, all'interno di un edificio governativo e lontano dal pubblico ludibrio.

"Bin Laden fu ucciso da militari USA che nasconderono il corpo."

Non l'hanno nascosto, ma sepolto in mare dopo aver celebrato una specie di cerimonia funebre su una portaerei.

"Tutte questo morti sono state sospette, infatti non c’è mai stata alcuna analisi scientifica sui cadaveri condotta da enti non governativi."

A dire il vero il 100% della gente che muore viene tumulata senza che ci sia analisi scientifica sui cadaveri condotta da "enti non governativi".
Questo vuol dire che tutte le morti da Adamo ed Eva in poi sono sospette?
E che si intende per "ente non governativo", visto che praticamente qualsiasi medico legale è inserito in un contesto governativo?
Dobbiamo far fare le autopsie al macellaio sotto casa?

"Il governa USA è stato l’unico a prendersi la responsabilità di dichiarare la morte di questi personaggi!"

Figuriamoci se non c'era il solito attacco anti-americano, una vera e propria mania compulsiva di tutti i complottisti nostrani!
Si dà il caso che la morte di Hitler sia stata certificata dai sovietici e non dagli americani, ed è stata confermata dai tedeschi.
La morte di Saddam è stata certificata dagli stessi iracheni.
La morte di Bin Laden è stata confermata dai pakistani, dagli afghani e dai suoi stessi complici. Altro che USA.

"Ovviamente tutto ciò ha sempre destato sospetto, questi uomini protetti da centinaia di fedeli, hanno vissuto i presunti ultimi anni della loro vita in bunker super protetti, come ha fatto il governo americano a scovarli con tanta facilità?"

Tutto ciò desta sospetto soltanto nei complottisti e nei malati di mente.
Gli americani non hanno scovato Hitler (si è suicidato e il corpo fu trovato dai sovietici), ci hanno messo sei mesi per catturare Saddam Hussein e quasi 10 anni per trovare Bin Laden.

"La risposta è semplice, gli USA sono stati in grado di raggiungere accordi con alcuni grandi personaggi storici macchiati di crimini contro l’umanità. L’offerta da sempre fatta dal governo USA si chiama: Isola del Diavolo."

"Isola del Diavolo"? Ma leggiamo cosa ha partorito la mente di questo blogger complottista:

"Questa piccola isola a largo dell’oceano atlantico non è presente nelle comuni mappe. Il governo americano agli inizi del secolo ‘900 ha iniziato un progetto che doveva portale alla costruzione di un’imponente struttura carceraria per criminali di alto livello, il progetto è presto mutato in una sorta di struttura alberghiera di lusso per questi criminali! Uomini che meritavano severe punizioni, sono stati “comprati” e spediti su quest’isola a terminare la loro vita. Donne, lusso e denaro.. L’isola del diavolo offriva e tutt’oggi offre ciò e molto altro ancora!"

C'è anche la tessera club per i massaggi e l'animazione?

"Ancora oggi molti criminali di guerra vengono spediti su quest’isola ove non possono più nuocere all’umanità. Il problema è che non sconteranno mai la loro pena, anzi tutto sommato vengono premiati per quello che hanno fatto."

Certo, certo...

"Ovviamente il governo americano tiene tutto segreto..."

Infatti, non lo sa nessuno. A parte qualche miliardo di persone che possono entrare sul Web e leggere il blog di Jucata...

"... solo alcune cariche di alto prestigio conoscono l’isola del diavolo..."

Oltre a Jucata, s'intende...

"perfino molti militari che hanno partecipato alla cattura di criminali di alto livello ne sono totalmente all’oscuro!"

Poverini, sono gli unici a non sapere nulla!

"Probabilmente è la prima volta nella storia che trapela una notizia simili, vi chiedo di diffondere la notizia prima che le potenze mondiali oscurino quest’importante rivelazione!"

No, no, stai tranquillo.
Non è la prima volta che qualche malato di mente riesce a fuggire dal manicomio o a trovare una connessione Internet e a scrivere corbellerie sul Web.

"Aprite gli occhi, Umani!"

Altro che aperti.
Li abbiamo strabuzzati, a leggere simili idiozie!

Ma perché Jucata si rivolge agli "Umani"?
Non lo immaginate? Ebbene sì, Jucata non è umano, è un alieno.

Leggete infatti la sua presentazione:

"Chi sono?
“F>L > QRQQF!” che nella mia lingua vuol dire: Ciao a tutti!

Sono Jucata, un alieno proveniente dalla galassia di Orione. Sono un Grigio e sono venuto sulla terra per rivelare all’umanità importanti informazione che potrebbere aiutarla a salvarsi dalla rovina. Cercherò grazie alle mie conoscenze superiori di darvi preziose informazioni e vi rivelerò segreti mondiali che le super potenze tengono nascosti per potervi plagiare! Come potete immaginare sono costretto a nascondermi e vivere nell’ombra ma questo non mi impedirà di pubblicare le informazioni in mio possesso.

Ci tengo a sottolineare che il mio scopo non è quello di dimostrare la mia identità, ma rivelarvi importanti informazioni che vi saranno di aiuto in un futuro non troppo lontano!

Umani, è arrivato il momento di cambiare!"

Come no, un alieno che decide di comunicare le sue rivelazioni all'umanità scrivendo su un blog in lingua... italiana! Non cinese, spagnolo o inglese... proprio italiano!
Sarà qualche italo-alieno emigrato su Orione, dove ha aperto una pizzeria...

Francamente, noi speriamo che questo blog sia uno scherzo di qualche debunker buontempone, perché se così non fosse ci troveremmo davanti a uno dei complottisti più mattoidi e idioti della storia del Web!

Ringraziamo Alex per la segnalazione.

Note
Luca F. ci ha fatto notare che la storiella dell'isola segreta assomiglia notevolmente alla trama della serie televisiva The Prisoner (Il prigioniero).
Roberto B. sottolinea che Osama Bin Laden era ricercato già dal 1998, quindi da ben più di 10 anni, e che Hitler si suicidò nel bunker della Cancelleria e il cadavere fu dato alle fiamme nel giardino adiacente. Alcuni resti, compreso un frammento del cranio è stato conservato nel museo di Mosca e le analisi ne hanno confermato l'autenticità.


Attenzione: se leggi questo post su un sito Web diverso da Perle Complottiste, è possibile che tu stia leggendo una riproduzione non autorizzata e i contenuti potrebbero differire da quelli originali.

giovedì 14 luglio 2011

Nicola Lagioia contro Babbo Natale e la Coca Cola


Di recente il quotidiano La Repubblica ha reso disponibile per un periodo limitato (fino al 4 luglio) il download gratuito del libro Babbo Natale, scritto da un certo Nicola Lagioia ed edito da Fazi alcuni anni fa, nel quale si sostiene che Babbo Natale è un complotto della Coca Cola.

C'è gente che deve avere qualche forma patologica di invidia e repulsione nei confronti di chi riesce a vivere momenti spensierati: il 4 luglio è la festa dell'indipendenza degli Stati Uniti; Babbo Natale è a sua volta simbolo di festività natalizie, di regali e di allegria; la Coca Cola è una bevanda associata al divertimento e alle pause ristoratrici.

Se poi aggiungiamo che tutti e tre gli elementi (4 luglio, Babbo Natale e Coca Cola) hanno un forte sapore americano che provoca dolori di fegato a chiunque sogna la rivoluzione di classe con forche e forconi (meglio ancora con esplosivi e Kalashnikov) non c'è da meravigliarsi della scelta di Repubblica, sia quanto a soggetto che quanto a collocazione temporale.

In ogni caso, essa ci fornisce occasione per parlare di questo libro e in generale dei complottisti che sostengono che Babbo Natale sarebbe un'invenzione commerciale creata dalla Coca Cola per aumentare a dismisura il proprio fatturato e per conquistare il mercato delle bibite destinate ai più piccoli.

Come si è detto, il libro di Lagioia è stato offerto in download gratuito fino al 4 luglio, ma spulciando qua e là abbiamo scoperto che si può ancora scaricare dal sito di Repubblica a questo link.

In pratica Nicola Lagioia sostiene che Babbo Natale, come lo conosciamo oggi, era un personaggio pressoché sconosciuto finché la Coca Cola – nel 1931 – decise di utilizzarlo come icona pubblicitaria per la propria bibita.
Da quest'operazione di marketing, studiata per favorire il consumo della bevanda tra i più piccoli, sarebbe nato il Babbo Natale moderno (barba bianca, abiti rossi e bianchi, sacco dei regali, slitta e accessori vari) poi diffuso in tutto il mondo.

Trascriviamo qualche passaggio tratto dal libro:


Nicola Lagioia

"Babbo Natale, come lo conosciamo noi, è un’invenzione della Coca-Cola [...]
nel 1931 [...] la Coca-Cola ridisegnò a proprio uso la figura di Babbo Natale candidandolo con successo clamoroso come proprio testimonial [...]
La “riscrittura” e il “lancio” planetario di Santa Claus come testimonial della Coca-Cola è stato un crimine perfetto quanto a falsificazione della realtà storica [...]".

E leggiamo ora qualche recensione pubblicata sul sito dell'editore:

Sergio Rotino

"Uscito poco prima di Natale, questo libro di Nicola Lagioia non è né un romanzo né uno dei tanti gadget che intasano le librerie fra dicembre e gennaio. Il Babbo Natale di Lagioia non entra - se non indirettamente - in questa fascia di mercato, offrendoci invece un vero e proprio viaggio attraverso l'evoluzione della figura di un sedicente santo (Nicola, Klaus, Claus), praticamente da sempre al servizio della bottiglietta da 33 cl della Coca-cola Company."

Goffredo Fofi

"Babbo Natale è arrivato in Italia non dalla Scandinavia ma da Hollywood Usa e, come ora scopro da un divertente e informatissimo excursus di Nicola Lagioia, sponsorizzato nientepopodimenoche dalla Coca-Cola [...]
Lascio ai lettori del libro il gusto di scoprire i passaggi americani dal Babbo Natale delle tradizioni europee a quello imposto dalla Coca-Cola, che ne ridisegnò la figura e i vestiti e gli mise puttanescamente in mano la fatidica bottiglietta negli anni '20 del '900, sino ad allora vietata ai bambini…"

Giuseppe O. Longo

"Adottando Babbo Natale come testimonial, l’azienda aggirava la legge che proibiva le pubblicità in cui comparissero bambini sotto i 12 anni e, insieme, sfruttava l’universalità di Santa Claus per diffondersi ovunque, imponendo la propria sopravvivenza agli uomini-consumatori..."

Elena Dallorso

"Sarete sorpresi di scoprire che San Ni-cola, nato in Licia (Turchia) intorno al 270 d.C.. ha poco a che fare con il Babbo Natale vestito di rosso,"nato" secoli dopo, per risolvere una que-stione di marketing: togliere, dalle pubbli-cità della Coca Cola, i bambini. Una legge proibiva di usare foto di minori di 12 anni che bevessero una bi-bita a base di caffeina."

Tutto chiaro sin qui?

Bene, partiamo dal fatto che la Coca Cola avrebbe usato Babbo Natale per aggirare una legge che vietava le pubblicità di bibite con caffeina con i bambini.

Questo è assolutamente falso.
Non esiste né è mai esistita una legge del genere né quando la Coca Cola fu lanciata sui mercati e né prima, né dopo.

E badate bene, non lo diciamo noi di Perle, ma lo dice lo stesso autore del libro.

Infatti a pag. 36 Lagioia illustra l'esito del processo vinto nel 1911 dalla Coca Cola contro chi voleva vietarne la vendita, e spiega che dopo il 1911:

“una legge non scritta ma destinata a decadere dopo ben settant’anni proibì l’utilizzo di materiale pubblicitario in cui ci fossero bambini di età inferiore a dodici anni nell’atto di bere Coca-Cola”.

Una legge non scritta?
Che cosa significa? Come possiamo verificare l'esistenza di una legge non scritta? E come può una legge (non scritta!) essere “tagliata su misura” sulla Coca Cola, quando una delle caratteristiche fondamentali di qualsiasi legge è quella di essere generale e astratta?

E' evidente che siamo in presenza di un'affermazione partorita della fantasia di Lagioia, una sua ipotesi, una sua interpretazione del comportamento degli uffici commerciali della Coca Cola.

Infatti, se osserviamo gli slogan pubblicitari della Coca Cola nel corso dei decenni notiamo che la pubblicità ha semplicemente preferito puntare su altri target: soprattutto adolescenti e giovani, il che è abbastanza normale vista la natura del prodotto (ai bimbi più piccoli si preferisce dare bevande più salutari, come acqua, latte, succhi di frutta... possibile che Lagioia non sappia queste cose?).

Ciò non toglie che la Coca Cola ha fatto pubblicità con i bambini, dal 1911 ai giorni nostri, come dimostra bene il collage che abbiamo creato dalle immagini tratte da questa pagina del sito del produttore:


Ne ha fatta poca, ma ne ha fatta.

Lagioia, quindi, pur di sostenere la sua teoria (che Babbo Natale fu creato dalla Coca Cola per vendere la bibita ai bambini) si è inventato di sana pianta una “legge non scritta”.
Una legge che – come abbiamo visto – non esiste: né in forma scritta né in forma non scritta.

Dal canto loro, Goffredo Fofi, Giuseppe Longo e Elena Dallorso hanno persino stravolto il testo di Lagioia e la sua fantasiosa “legge non scritta” trasformandola in una legge vera e propria!

Lasciamo ai lettori l'onere di valutare se si tratti di mala fede o semplice ignoranza.

Noi pensiamo che sia quanto meno singolare che ben tre giornalisti (citati da noi, ma chissà quanti altri) abbiano ripetuto lo stesso identico errore nel riportare il testo di Lagioia. Dobbiamo quindi concludere che quelle recensioni siano il frutto di scopiazzature e che ben pochi abbiano davvero letto il libro.

Tra l'altro, il principale argomento di contestazione contro la Coca Cola (il contenuto di caffeina) è semplicemente ridicolo.

Infatti una lattina di Coca Cola contiene circa 45 milligrammi di caffeina, il che è più o meno il contenuto di caffeina di una fetta (80 grammi) di torta al cioccolato o di una mezza stecca (50 grammi) di cioccolata (analisi tratta dal documento Composizione e conservazione del Laboratorio cantonale).

Non c'era, quindi, alcuna ragione di proibire la Coca Cola così come nessuno si sognerebbe di proibire la cioccolata. Difatti la Coca Cola vinse la causa intentata nei suoi confronti.

L'altra grande "rivelazione" di Lagioia, secondo cui Babbo Natale come lo conosciamo oggi (barba bianca, vestiti rossi, regali) è stato inventato di sana pianta dalla Coca Cola, è un'ulteriore colossale corbelleria.

Infatti in molte tradizioni “Santa Klaus”, alias San Nicola, alias Babbo Natale, è rappresentato esattamente così come lo vediamo oggi sin da prima del 19° secolo, come dimostra la tradizione secolare olandese di Sinterklaas di gran lunga antecedente all'invenzione della Coca Cola.

Anzi, sono stati proprio gli olandesi a esportare Sinterklaas, il Babbo Natale che conosciamo oggi, in America e negli Stati Uniti!

Quindi non è vero che gli americani abbiano imposto agli europei la propria immagine di Babbo Natale, ma è vero l'esatto contrario!

Un ultimo appunto, prima di chiudere questa Perla dedicata al “complotto della Coca Cola e di Babbo Natale” tanto caro a Nicola Lagioia.

Sergio Rotino nella sua recensione scriveva che San Nicola è un “sedicente santo”.

Beh no.
San Nicola è un Santo con la S maiuscola, riconosciuto dalla Chiesa e venerato in moltissimi paesi nel mondo.
Non è nemmeno sedicente perché non si è certo fatto santo da solo, ma lo hanno beatificato.
E' esistito davvero, tant'è che le sue spoglie sono conservate nell'omonima Basilica a Bari, in Italia.
Quindi è un Santo, come tanti altri Santi tradizionali.
E pertanto, Sergio Rotino ha scritto una madornale idiozia.

Tra uno scrittore che si inventa leggi “non scritte” e giornalisti che ne recensiscono il libro con tanta superficiale approssimazione e ignoranza, non ci meravigliamo se alla fine abbiano deciso di darlo via gratis pur di rifilarlo a qualcuno.

Attenzione, però: Lagioia non può vantare nemmeno la dote dell'originalità della bufala, perché la sua teoria è riportata da molti altri autori in opere (stampate e/o WEB) sia antecedenti che successive alla sua, sia gratuite che a pagamento.

Meglio berci sopra, allora.
Una Coca Cola ghiacciata con una fettina di limone ci starebbe decisamente bene con il caldo di luglio...

Ringraziamo per la segnalazioni: Corvette, Antonietta90, T.A.


Aggiornamento (6 agosto 2011)

Riceviamo e pubblichiamo volentieri, con il consenso del mittente, la seguente mail:

"Carissimi,
ho letto il pezzo Nicola Lagioia contro Babbo Natale e la Coca Cola, che mi chiama in ballo.
Devo dire che, a distanza di qualche annetto, mi è difficile ricordare il perché e il per come di una recensione.
Posso però sicuramente affermare di aver letto il libro, anche se non ho più la recensione completa che scrissi a suo tempo.
Non posso quindi confrontarla con le "perle" che mi attribuite.
Di sicuro una di queste "perle" lascia sgomento anche me, visto che sono nato in Puglia e san Nicola so benissimo essere santo patrono... quindi quel "sedicente" dev'essermi o sfuggito nella revisione oppure usato perché si appoggia a parte del testo non presente in quanto citate.
Di sicuro il libro a suo tempo l'ho letto. Di sicuro, come recensore (e non come critico) ho desunto le informazioni dal suddetto, trovandole plausibili.
Quanto ora scrivete apre una finestra nuova, ma verso quanto scritto dall'autore non contro il lavoro dei giornalisti, come sembra invece vogliate fare.
Inoltre, dire che siamo complottisti e malfidati, capaci solo di approssimazione e ignoranza mi pare una esagerazione iperbolica... tendente a farmi pensare che voi siate malfidati e forse un tantinello presuntuosi. La nostra fallacia non è la vostra infallibilità. Fortunatamente.
Se ho sbagliato, l'ho fatto in buona fede. Senza supponenza alcuna.
Scusate questa chiusa polemica, se potete.
Un saluto e continuate a tirarci le orecchie (ma senza definirci complottardi, per favore).

Sergio Rotino"



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giovedì 7 luglio 2011

La bomba di Corrado Belli

Sono passati pochi giorni dall'immane tragedia nucleare che ha trasformato la grande città di Berlino in una distesa di macerie radioattive ed è giunto il momento di riflettere sulla catastrofe.

Come dite? Berlino è ancora lì?

Certo che è lì, infatti a Berlino non è successo niente ma c'era chi, come Corrado Belli del sito Mentereale (altra fucina di articoli paranoici, catastrofici e complottisti che sembrano fatti apposta per gettare il lettore nella più profonda depressione in vista del suicidio) scommetteva che il 26 giugno 2011 la capitale tedesca sarebbe stata distrutta da un attentato nucleare organizzato dai servizi segreti occidentali allo scopo di incriminare i terroristi islamici.

L'articolo di Belli è stato pubblicato il 4 giugno (copia backup) ed è una traduzione parziale di un documento tedesco con il quale un certo avvocato Torsten vaan Geest avrebbe intentato una causa giudiziaria contro il governo tedesco per complicità nel progetto criminale.


Belli scrive:

Bisogna capire il perché di questo attacco terroristico che dovrebbe essere attuato a Berlino, da mesi il governo Tedesco sta cercando di capovolgere la Costituzione (come sta facendo Berlusconi con quella italiana), fino adesso c’è stata una forte forza contraria tra la popolazione che non ne vuole sapere più della Merkel e che vuole mandarla affanculo, per poter tenere salda la sua poltrona ha fatto entrare nella coalizione di governo i VERDI, che come sappiamo sono ormai diventati gli “ECO NAZISTI e GUERRAFONDAI NUMERO 1 in Europa”, chi comanda nei Verdi sono ex appartenenti alle BR (Rote Brigate) che a loro volta appartenevano a “Gladio” e comandati dagli USA, inoltre c’è da precisare che la Merkel fa parte del Gruppo Bilderberg, fu eletta Cancelliere dopo aver preso parte alla riunione dei Bilderberg, chi appoggia finanziariamente la Merkel è la Bertelsmann ex azienda di propaganda per il Nazismo nel periodo 1933/1945, inoltre la Merkel fa parte del “Ponte atlantico, USA/Deutschland” gestito dai Sionisti, guarda caso le cariche più importati nel Governo Merkel sono in mano a ex appartenenti alla STASI (Sicurezza Statale ex DDR), su ordine di lei stessa furono fatti scomparire i DOCUMENTI riguardante lei stessa come appartenente alla STASI e il ruolo che ha avuto durante i suoi incontri con Helmut Kohl durante l’esistenza della ex DDR e dopo la caduta del muro di Berlino.

Si noti che - stando a quello che scrive Belli - la Merkel e il suo governo sarebbero tutti ex appartenenti della STASI, il servizio segreto della ex DDR che in quanto tale rispondeva a Mosca.
Secondo logica, ciò dovrebbe far pensare che la Merkel è sul libro paga dei servizi segreti russi... e invece no! E' un agente americano! Parola di Belli.
Insomma, di qualunque natura siano gli elementi a disposizione, fondati o meno che siano, c'è sempre un complotto dei dannati americani di mezzo.

Naturalmente il 26 giugno non c'è stato alcun attentato nucleare in Germania, ma c'è da scommettere che i complottisti sosterranno che è merito della loro denuncia.

Il meccanismo è sempre il solito: i cattivoni della CIA preparano un gigantesco complotto per sterminare milioni di cittadini innocenti. Un complotto segretissimo, ovviamente.
Ma i complottisti, che sono immensamente più furbi di qualsiasi altra specie animale del pianeta, riescono puntualmente a scoprire il complotto e a pubblicarlo sul Web.
Quindi la CIA è costretta a rivedere i suoi piani.

Il fatto che il 26 giugno non sia successo nulla, nella logica complottista non è prova che la notizia fosse una bufala ma anzi è la riprova della sua fondatezza: infatti la pubblicazione della rivelazione ha impedito il massacro.

C'è poco da dire, l'unica cosa da fare è tenerci questa Perla a memoria della castroneria pubblicata da Corrado Belli su Mentereale.

Ringraziamo Alessandro Tesio per la segnalazione.